Qualche giorno fa mi ha contattato un’agenzia inglese che si occupa di buzz marketing. Mi chiedono se sono interessato a ricevere info, anteprime, ecc. su alcuni prodotti. L’approccio mi è piaciuto, io sono curioso e la cosa mi interessa anche professionalmente. Così gli ho dato qualche dato di traffico e di interesse. Vediamo come va.

Quello su cui riflettevo è l’interesse che i blog (finalmente) iniziano a suscitare da parte di chi si occupa di comunicazione, PR e marketing. C’è maggiore attenzione all’influenza che iniziano ad avere le “persone” in quanto autori di blog. E nel mio piccolo, inizio a pormi degli interrogativi sul livello di responsabilità che un blogger debba avere nello scrivere di questo o di quello.

In ogni caso, oltre all’incremento dello spam, il risultato è l’aumento considerevole di email che ricevo a proposito di prodotti e iniziative web di ogni tipo. A volte con l’atteggiamento alla “pittbull” di cui ha scritto bene Vittorio, a volte con messagi più umani che viceversa mi sono pure simpatici.

Mi diverte cercare di capire i modi di fare delle persone, specie quanto sono in qualche modo correlati alla mia professione. Anni fa, quando coordinavo una rete commerciale che faceva new business principalmente attraverso le cosiddette “chiamate a freddo”, mi piaceva rispondere a tutte le chiamate di venditori di ogni tipo. Alla fine non mi interessava il 99% dei prodotti proposti dal tele-marketer del caso, ma mi ritrovavo a fare i complimenti all’interlocutore se aveva fatto una buona telefonata o magari ammonivo il venditore da strapazzo se non si era dimostrato capace.

Tornando al blog, l’altro fenomeno è l’incremento delle richieste di scambio link. Concordo in buona parte con Alberto che lo scambio solidale è un po’ fine a sé stesso. Poi ci sono i presuntuosi che le cose le pretendono, e quelli li tratto anche in modo acido. Io ho scelto di segnalare i blog che mi hanno messo nel loro blogroll, perché la trovo una forma di ringraziamento per il dono del link che, di fatto, è ormai una delle merci di scambio nel mondo digitale.

Ciò su cui ho ancora qualche dubbio è lasciare che i contenuti del blog siano ripresi e piazzati su altri siti. La logica del riassemblamento dei contenuti è interessante, però i siti costruiti per guadagnare qualche dollaro con AdSense speculando sui contenuti altrui acquisiti aggratise, mi lasciano perplesso. Conto di approfondire la cosa in futuro.

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11 commenti per “Cresce il blog, aumentano le pressioni”

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  1. Giuseppe Mazza scrive:

    Gli splog e le altre cavolate simili stanno daneggiando seriamente la qualità delle ricerche su Google (lato utente)… Basta. :-/

  2. Simone Favaro scrive:

    Allargano il discorso della ripresa dei contenuti dei blog alla “informazione” in generale, temo anche io che gli aggregatori stiano perdendo lo spirito originale con cui erano stati costituiti. Ritengo che il riassemblamento delle informazioni sia un ottima opportunità, se sfruttata per il valore informativo, più che per veicolare traffico.
    Di recente ho letto il documento della Federazione Italiana Editori Giornali che proponeva una “regolamentazione” sugli aggregatori. In sintesi dicevano: va bene, riprendi il titolo e l’abstract ma punta alla fonte per la lettura completa. Ovviamente la Federazione ne parlava in relazione ai diritti intellettuali sui contenuti. il discorso però è, come ho detto, estendibile ache ad altri ambiti.

  3. Chris scrive:

    Che poi, anche sullo scambio link avrei qualcosa da ridire. Prendendo spunto dalla “bibbia” Technorati che determina il valore ed il successo di un blog dai link , trovo assurdo che sia solo quello il determinare il livello di popolarità. Spesso i blogroll non portano così tanti accessi come e quanto i contenuti. Quindi non è vero che più link hai , più sei popolare. Piuttosto una saggia politica di link, aggregatori, scambio con altri bloggers e i lettori determinano il successo di un blog a prescindere dal contesto trattato. Certo determinare una piattaforma che prenda in esame tutte queste cose capisco possa essere difficile, ma magari concepire tale strumento “implementato” anche dall’uomo e non solo dalla macchina potrebbe essere un sistema.

  4. Carmelo scrive:

    Non uso molto i link. Almeno non ancora…
    Pensavo di farlo per salire di rank su technorati, ma non ho deciso in merito perchè noto che con quei 4 link che ho messo ricevo 150 visite circa ogni giorno.
    Abbastanza per farmi passare di testa il pensiero di buttare via il mio tempo, postando riflessioni sul mio blog.
    Sul copia-e-incolla da altri siti per guadagnare sugli adsense: quotazione piena.
    Se ci si accontenta di fare gli aedi non ci si può guadagnare sopraa a sbafo.

  5. Gianluca [LdO] scrive:

    oh….quante chiacchiere….fà poche storie e linkami subito!!! :-P

  6. Mauro Lupi scrive:

    @Gianluca: e perchè dovrei? :-p
    Comunque i tuoi bottoni verticali mi hanno fatto venire il torcicollo (eh, l’età…)

  7. Fradefra scrive:

    Mauro, mi piace molto la tua riflessione sul fatto che chi scrive su un blog deve porre attenzione, proprio perché al centro di una piccola rete di comunicazione. Non sempre si può parlare e basta, andando a ruota libera.
    Come sai, scrivo sul blog di Html.it che fa più di 2500 utenti unici al giorno (dato di qualche mese fa).
    Mi sono reso conto da subito che ogni riga deve essere ponderata. A volte, anche solo il citare un nome può essere un problema. L’altro giorno mi sono beccato “l’accusa” di fare autopromozione perché dicevo di aver scritto degli articoli che salivano sui motori (come se fosse difficile, in certi contesti). Poi in un altro post sono stato “accusato” di fare pubblicità perché ho nominato due persone intervenute allo IAB forum. Due che certo non hanno bisogno della mia pubblicità e che sono conosciuti da tutti quelli del nostro settore.
    Inoltre, a volte ho l’impressione che veramente quello che si dice può essere travisato o strumentalizzato o interpretato come conviene.
    Ciao a tutti.

  8. Maurizio Goetz scrive:

    Mauro, mi stai facendo riflettere, non avevo considerato da questo punto di vista il fatto che altri utilizzino gratis i contenuti di un blog. Fino ad oggi pensavo che fosse un modo per farsi promozione in modo win win. Forse dovremmo dividere i ricavi di AdSense? :)
    D’altra parte come si fa a dire di no, quando i contenuti sono pubblicati con licenza Creative Commons?

  9. Emiliano Carlucci scrive:

    Ciao Mauro, è da un po’ che non intervenivo. Vengo subito al punto.
    Lo scambio “solidale” a mio avviso non ha molto senso. Nel mio blog cerco di inserire i blog/siti che ritengo utili sulla base degli argomenti che tratto. Poi se dall’altra parte trovo un link di ritorno, tanto meglio. Altrimenti pazienza.
    Da qualche mese a questa parte anche a me arrivano diverse mail con richiesta di scambio link. Aumentando il page rank, aumentano ovviamente le persone interessate ad avere un link nella mia home page.
    Ma d’altra parte, non voglio che il mio blog diventi una “sbrodolata” di links verso altri siti. D’altronde mi insegni che ospitare tanti links è come non ospitarne nessuno ;-)
    Ovviamente nulla da obiettare sulla tua politica di ringraziare i siti che ti linkano, fra i quali tra l’altro c’è il mio :-) Ognuno si comporta come meglio crede.
    > Ciò su cui ho ancora qualche dubbio è lasciare che i contenuti del blog siano ripresi e piazzati su altri siti. La logica del riassemblamento dei contenuti è interessante, però i siti costruiti per guadagnare qualche dollaro con AdSense speculando sui contenuti altrui acquisiti aggratise, mi lasciano perplesso. Conto di approfondire la cosa in futuro.
    Riassemblare per informare (purché si citi la fonte) ha un senso. Ma se il riassemblamento avviene soltanto per sfruttare AdSense (per quanto in Italia ciò venga fatto in maniera molto embrionale rispetto agli USA), allora la condanna è totale.
    P.S.: Ci si vede alla festa di Yahoo, mercoledì prossimo! Immagino che non te la perderai :-)

  10. Mauro Lupi scrive:

    Non ce la faccio a venire da Y!, mi spiace.

  11. Henrik scrive:

    Ciao Mauro
    Ti ringrazio del tuo link.
    Tutto il fenomeno dei blog è molto interessante. Noi a dating4u.it puntiamo molto al blog marketing ed a creare legami con i nostri utenti. Ancora non abbiamo neanche aperto il nostro sito, ma il blog genera molto attenzione e crea un bouno punto di partenza per il nostro prossimo lancio. È veramente divertente iniziare il nostro marketing così.
    Sono 100% sicuro che puntando sul blog avremo utenti/partecipanti molto più leali nel futuro. Scambiando i link crea una base di persone ‘advocats’ che sono positivi del nostro lavoro al blog.
    Saluti
    Henrik

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