Il tema commenti chiusi/aperti suscita sempre un acceso dibattito. Io ne apro un altro che porge l’ennesimo “fianco” ai blog-puristi: ossia l’utilizzo di ghostwriter.

Questa volta non riesco ad approfondire come vorrei, però due ottimi spunti sono:

  • Anil Dash di Six Apart che riporta un post di John Mackey, il CEO di Whole Foods, scritto a più mani insieme a suoi colleghi/collaboratori. Io sono con Anil nel ritenere questo è un compromesso necessario (peraltro non l’unico; vedi la chiusira dei commenti, per esempio) per rendere possibili determinati blog, specie quando il manager non riesce oggettivamente a mettere un blog nelle sue priorità. Sul fatto di poter postare anche con scarsa frequenza sono invece meno d’accordo.
  • A mo’ di provocazione (anche se li seguirò con curiosità), il sito Blogsitter, ossia il posto dove trovare chi si prende cura dei contenuti del tuo blog.
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4 commenti per “Chi c’è dietro quel blog”

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  1. Sante scrive:

    Buon giorno a tutti,
    alla tua provoicazione aggiungo un altro tema che è quello dell’editing dei commenti ad un post: Mi è capitato di scrivere dei commenti che poi ho trovato “deturpati” online – beninteso niente di offensivo, considerazioni e fatti che sono stati “opportunamente modificati” o addirittura tolti prima di andare online …

  2. Mauro Lupi scrive:

    No, beh, toccare i commenti è “no buono”; se si abilitano si deve essere pronti a gestirli, cancellando pure quelli offensivi o palesemente fuori tema (=spam). Ma “editarli” no.

  3. Francesco Cuccuini scrive:

    Don’t worry. La prossima volta esiterai molto di più, prima di collegarti a quel sito o blog che sia. La credibilità, l’appetibilità (?), l’interesse di un blogger per un blog é fondamentale per l’esistenza del blog stesso. Ovviamente il livello del blog deve rimanere sempre alto ma é il blogger che lo tiene alto, con i suoi post ed i suoi interventi, non censurando o tagliando i commenti di altri blogger.

  4. lafra scrive:

    Quando ho letto l’appunto su Blogsitter ho pensato ad un blog divertente, ad una sorta di presa in giro nei confronti di quei blogger che sono senza idee ma che obbligatoriamente “devono” scrivere un post al giorno, e sono rimasta sbalordita quando ho constatato che al contrario si presenta come un servizio “serio” ! In futuro dovremo stare sempre più attenti ai falsari ;-)

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