Interessante e piena di riferimenti la ricerca “Blog e giornalismo, l’era delle complemetarietà” svolta da Marco Faré per l’Osservatorio europeo di giornalismo (EJO), un centro non profit della Facoltà di comunicazione dell’Università della Svizzera Italiana.

Condivido le conclusioni, secondo cui “blogosfera e mediasfera stanno imparando a convivere, adattandosi l’uno all’altra, in un mondo dove c’è bisogno di entrambe”.

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6 commenti per “Blog e giornalismo”

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  1. enore savoia scrive:

    Argomento molto interessante Mauro … grazie per la semplicità e professionalità con cui ti esprimi
    saluti

  2. Giacomo Montana scrive:

    Scoop Giornalistico: la Professione, L’etica e la Morale
    di Giacomo Montana
    Ci sono professioni che fanno vibrare di entusiasmo, questo perché ti riportano a quel grande sentimento che un tempo stimolava ed entusiasmava l’azione dei Padri, ma oggi il giornalismo non si fa così. Viene tutto filtrato, manipolato, in parte censurato. Il resto non viene neppure presentato e così via dicendo. Oggi la passione, lo slancio e il sacrificio delle imprese, nella impostazione e nella scelta degli argomenti, non può più tendere all’omaggio verso i valori tradizionali della missione del giornalista e del relativo potenziamento del suo vero talento. Il vero naturale e brillante professionista della carta stampata è completamente scomparso. Oggi lo Scoop viene ricercato di tipo facile, quello che serva a qualcuno e che non dispiaccia a molti. L’importante è documentare un fatto e più grave è, meglio è. Se per esempio viene segnalato alla Stampa un pericolo ove vi è a rischio l’incolumità di qualcuno, questo non viene assolutamente preso in considerazione. Ma se quel rischio causa un morto, allora come mosche sullo sterco, sono tutti attenti e all’opera per stilare un articolo. La sindrome della NON PREVENZIONE oggi è arrivata a contagiare anche i giornalisti. Tuttavia ciò accade non per colpa loro, ma per un sempre più marcio sistema, che lentamente col tempo e su questo sentiero non risparmierà nessuno. A quanto pare non importa più se il significato essenziale di un articolo non volge verso una profonda intonazione sociale ed etica, che aiuta, piace e avvince. Non interessano i momenti interminabili, fondamentali e tremendi della vicenda umana, né tanto meno l’angoscioso dramma di una vittima innocente di un’ingiustizia, di uno strapotere, di un delitto. E’ un florilegio di paradossi e di errori. Il buon senso a questo punto viene disintegrato dalla filosofia degli affari, sia economici che politici. E’ un modo di pensare che viene instillato ai giornalisti da chi ha il potere economico o politico. Ogni volta che però viene represso il buon senso a qualcuno, si uccide una parte di quella persona, di quel padre di famiglia, di quel professionista. Voi mi direte: “che significa reprimere il buon senso?” Significa accecare la coscienza, stordirla, ammutolirla, sopprimendo il potere interiore, in due parole, schiavizzando l’individuo. L’essere umano viene ridotto a merce da utilizzare a proprio piacimento. Il professionista viene trattato come un animale, da cui si deve trarre utilità, potere e profitto, anche se il prezzo che deve pagare sul piano umano e psicologico è enorme. Senza entrare oltre nel merito di questa questione e contestualmente ai probabili relativi danni alla salute che nel tempo potrebbero verificarsi, ricordo solo la necessità di dovere sapere e di considerare l’uomo e i suoi disagi, come prodotto trasformato dalla organizzazione sociale nella quale viene inserito. Chiunque abbia compreso voglia comprendere con rigore ed empatia a che livello decadente di società siamo approdati, inoltrandosi nel campo delle relazioni di aiuto e di ripristino della vera umanità, sempre più calpestata e danneggiata dal profitto sfrenato e criminale. Sono dell’idea che persone divenute gravi vittime dell’arroganza del potere, debbano avere voce e che non è ammissibile sotto ogni profilo mantenere di nascosto sempre più danneggiata, emarginata e umiliata una vittima del crimine.
    Chi volesse vedere un esempio di che cosa si arriva mostruosamente a censurare per oltre un decennio dalla Stampa, legga e veda le prove documentali dei crimini impuniti nei sottostanti links.
    http://sisu.leonardo.it
    http://www.mobbing-sisu.com/cronaca_documentata_asl.php
    http://www.mobbing-sisu.com/cronaca_documentata.php
    Cordiali saluti. Giacomo

  3. fortunato zanotti scrive:

    diario di un esattore,è il mio blog dove racconto il mio lavoro su cui contavo e improvvisamente troncato da un’inchiesta senza fine.Il mobbing forse c’è sempre stato.Prima nel farmi lavorare tanto,farmi sentire un protagonista,con un bel stipendio poi far ricadere tutte le colpe su di me e altri colleghi (ma loro pare vada bene così)alcuni premiati anche in modo speciale,assumendo mariti e figli.

  4. ildemansionato scrive:

    Grazie Mauro,
    trovo sempre interessanti gli articoli che pubblichi.
    Anch’io ho aperto un blog in cui racconto la triste esperienza di mobbing alla quale sono stato sottoposto. Non ritengo certo di fare giornalismo ma ritengo che la storia che condivido possa essere interessante in quanto descrive i vili comportamenti tenuti da colleghi e responsabili, che accettano di piegarsi alle volontà direzionali.
    Talvolta l’uomo può davvero dimostrarsi miserabile.
    Se ti interessa mi trovi su http://www.ildemansionato.net/blog.html

  5. Giacomo Montana scrive:

    Auguri di Buone Feste e Felice Anno Nuovo. Giacomo Montana
    http://www.mobbing-sisu.com/auguri_jimmy.htm

  6. Giacomo Montana scrive:

    (30-gennaio-2008)
    MODO DISUMANO DI FARE POLITICA IN ITALIA CON CONSEGUENZE…
    Giacomo Montana
    C’è chi parla di politica di destra o di sinistra e gli attribuisce difetti, inadempienze e angherie, ma il vero colpevole è l’uomo che distrugge il suo simile con ogni trucco e maniera. Così gli esseri umani possono essere distrutti, violentati, uccisi anche nei posti di lavoro, privi dei mezzi di protezione stabiliti dalla legge e poi finisce nel dimenticatoio.
    La politica funge così da scudo, una protezione che ho visto che protegge persino l’uomo della peggiore specie. Dietro quello scudo si possono facilmente nascondere torturatori e assassini anonimi e al popolo gli si raccontano favole!
    Nel mondo della politica si continua a sperare che la gente non sappia, non veda, non capisca, tanto che la si invita a ridare fiducia elettorale, come se niente fosse, alle stesse persone che non sanno agire, costruire, governare il Paese. Se come per miracolo risuscitassero coloro che, per il malcostume politico e relative conseguenze, vi hanno perso la vita, lascio immaginare cosa consiglierebbero di fare durante le votazioni elettorali….
    C’è chi recita di essere apportatore di progresso, ma sino ad oggi ha apertamente dimostrato di profittare di ogni confusione, danno e regresso culturale, sociale, politico ed economico. Si è di fronte a chi si proclama assertore di un nuovo tipo di ordine, di organizzazione, di politica, ma che ogni volta è ben più dannosa e pericolosa della precedente. Ho constatato personalmente che la più ripugnante ipocrisia e la peggiore falsità è quella che ai danni di innocenti si fa falsamente apparire civiltà, giustizia, democrazia e verità.
    In tale frangente, ho constatato possibile potere propinare all’uomo qualsiasi mostruosità. Una miseria abissale umana che frantuma e persino spezza preziose vite umane, facendo provare in sé il senso di onnipotenza, sull’enorme viale della più meschina impunità. Troppe volte ho avuto modo di vedere la marmaglia vestita in abito formale e che costituiva la classica tenuta elegante per feste, balli, cenoni e ricevimenti. Troppe volte con giri di parole ho visto umiliare e danneggiare la vittima di reati. E’ una vergogna ineguagliabile da terzo mondo! E’ proprio vero il detto generico che dice “non è l’abito che fa il monaco”.
    Oggi ho imparato molto bene che non c’è peggiore violenza di quella che si fa apparire come normalità! E’ una rozza barbarie sopravvissuta al Giusnaturalismo, Illuminismo e Liberalismo e forse senza fine, perché ognuno pensa che la rovina riguarda solo “gli altri”. Si deve ricordare a chi lo avesse scordato che anche per i giusnaturalisti il diritto positivo, per essere valido, deve essere giusto e quindi conforme ai principi del diritto naturale.
    Ogni barbarie che viene tenuta nascosta all’opinione pubblica o che viene minimizzata o stravolta, è ovvio che non verrà mai contrastata, impedita, combattuta, per questo trova ora e troverà domani e sempre vita ed attuazione facile.
    Ci sono processi in tribunale che vengono celebrati, perché qualcuno sa di poterli vincere, altre volte quando chi viene torturato ha troppe prove per vincere contro i malviventi protetti e si trovano i cavilli per impedire di celebrare il processo e così si umilia e distrugge ulteriormente la povera vittima del crimine.
    Se tutti sapessero molto bene come soffre una vittima di reati cinicamente lasciati impuniti, credo che nel cuore desidererebbe la legge del Far West. Le pessime abitudini possono sbalordire, fino ad un certo punto, ma scegliere sempre gli stessi uomini politici e continuare a subire in ogni occasione e ambito, trovo francamente che sia diabolico!
    Ciò che manca alla nostra cultura, in parte con piena conoscenza di quanto viene detto o fatto, è proprio la prospettiva di una concezione della realtà italiana, del degrado a 360

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