Leggevo su DailyNet di giovedì scorso la critica di Igor Righetti alla qualità dei contenuti dei blog espressa, come suo solito, in modo inutilmente esagerato (“Roba inutile in quanto personale che soddisfa soltanto la megalomania di chi li scrive”). Non è la prima invettiva contro i blog e non sarà certamente l’unica; anzie ne vedremo ancora di più banali e strumentali (ricordate quando internet era solo un covo di pedofili?). Ovviamente le critiche arrivano da chi non legge i blog o semplicemente non è stato capace di trovare quelli interessanti.

Qui non si difende la qualità assoluta dei blog, ma un dato di fatto che troppo spesso sfugge: i blog non sono un media nel senso tradizionale del termine; sono invece la voce di singole persone. Che piaccia o no, il mondo è fatto di individui diversi. Per cui trovo sciocco giudicarne le capacità espressive complessive. È come recarsi ad un party o in discoteca e sindacare sulla qualità dei contenuti dei presenti e del modo con cui li esprimono; peggio ancora, prendere questi esempi per giudicare la qualità di ogni aggregazione di persone. Discernere sui blog schernendo le pagine di un teenager è sbagliato perché (i) non rappresentativo, (ii) offensivo nei confronti di persone che hanno tutto il diritto di esprimersi come gli pare a casa loro, (iii) incapace di leggere la dimensione e l’influenza dell’audience che comunque li segue.

L’analisi dei blog non può prescindere dal considerarli espressione di singoli individui. Quindi, nessuna casta, nessun gruppo, nessuna categoria di “tecnologici”. I blog sono la voce di tante persone. Giudicateli/giudicateci per questo, please. Altrimenti fatevi spiegare meglio il fenomeno! ;-)

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41 commenti per “Giudicare i blog è discernere sulle persone”

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  1. michele Ficara Manganelli scrive:

    Ah Caro Mauro, come hai ragione ! ;-)

  2. Paolo scrive:

    Convengo sul fatto che una buona fetta di blog sono piuttosto trash. Devo però dire che ci sono tanti blogger che pubblicano post estremamente interessanti.
    Il mio è un caso particolare in quanto ho un blog letto da amici reali, virtuali e perfetti sconosciuti. Con questo strumento ho anche avuto modo di capire quali degli amici in carne ed ossa fosse veramente tale!!

  3. PlacidaSignora scrive:

    Perfettamente d’accordo, Mauro!

  4. Emmebi scrive:

    E’ vero che dietro a ogni blog c’e’ (almeno) una persona, ma e’ anche vero, che tutte le persone che hanno un blog sono accomunate da almeno un minimo di dimestichezza con la rete e con quell’aggeggio chiamato computer.
    Anche la critica, nel caso citato, e’ un atto gratuito di megalomania, perche’ chi la fa esprime opinioni senza aver ben chiaro il fenomeno!

  5. Alex scrive:

    Non so, spesso ho l’impressione che “certa stampa” abbia una buona dose di “paura” dei blog, come se li temessero, come se vedessero un potenziale concorrente di domani (ma anche di oggi). E’ la stessa “avversione” che 10 anni fa si vedeva in televisione nei confronti di Internet…

  6. Roberto scrive:

    I blog consentono anche di capire e condividere molte cose grazie al valore delle esperienze delle singole persone.

  7. Massimo Moruzzi scrive:

    che bravo che sei, così misurato. io stavo per scrivere un post per prenderlo per il culo per la sua camicia e cravatta + giacca da marinaretto…

  8. Mauro Lupi scrive:

    @Massimo: è solo il gioco delle parti, a ognuno il suo. A te l’onore, anche perché sull’ironia di quel tipo sei imbattibile! ;-)

  9. massimo mantellini scrive:

    e chi cavolo sarebbe questo igor righetti?

  10. Andrea Signori scrive:

    Una caratteristica comune dei denigratori dei blog è il più classico del “fare di tutta l’erba un fascio”.
    Il blog ha uno standard tecnico-visivo (quasi) comune a tutti ma differisce appunto perchè questo standard è gestito da diverse personalità.
    C’è chi parla della sua vita, chi della scuola, chi ha “portato” il gruppo di amici del muretto anche sulla rete e chi parla di materie specifiche.
    In ogni singola categoria poi la qualità di chi scrive e di quello che si scrive svolgerà la scrematura, la selezione naturale. Se ad esempio capito su un blog che io personalmente reputo mal scritto non ci torno più ma non dico che tutti coloro i quali hanno un blog sono degli approssimativi o non sanno scrivere.
    La rete è come la vita, si frequentano le persone che si reputano interessanti ma questo non mi fa dire che “chi è diverso da me” è cattivo.

  11. Bakis scrive:

    Chapeau

  12. Fradefra scrive:

    Qualche giorno fa, leggendo l’articolo di Righetti, avevo pensato che – per fortuna ognuno può avere la sua idea -
    Onestamente penso che a volte non convenga neanche mettersi a disquisire su certe tesi. Il futuro dimostrerà chi ha ragione e chi ha torto e quelli che non riescono a superare la prima superfice delle cose e non scendono di un millimetro verso la sostanza, verso l’anima e verso il reale significato dei fatti, mettendo tutto assieme in un gran calderone, senza tentare di discernere l’odore del legno che brucia, da quello del cibo che cuoce, è giusto che restino lì, al palo.

  13. Giano scrive:

    Concordo. Generalizzare è “quasi” sempre un errore. In questo caso lo è ancor di più, visto che i blog si contano a milioni. Voler frettolosamente liquidarli come espressione di “megalomania” dimostra solo la “megalomania” di chi li giudica tali, con una buona dose di snobismo.
    Non conosco questo Righetti, ma credo non sia una grave perdita.
    Nei blog si trova di tutto e di più. Basta scegliere e seguire solo quelli che riteniamo interessanti.
    E’ vero che c’è un grandissimo numero di blog tutto “fiorellini, cuoricini, cani e gatti e pene d’amore”, ma nessuno ci obbliga a leggerli.
    Ma è anche vero che ci sono dei blog seri, interessanti ed attendibili, anche in quanto ad informazione, e che spesso risultano più documentati ed attendibili di certa stampa.
    E poi perché mai una persona non dovrebbe usare il blog per puro divertimento o sfogo personale?
    Ripeto, basta scegliere ciò che ci interessa.
    Anche la stampa ufficiale è fatta in gran parte da “spazzatura”, simile a quella che passa in TV.
    Ma i blog, rispetto alla carta stampata, hanno un grande pregio: non consumano carta, quindi non distruggono le foreste per profurre cellulosa.
    E di questi tempi non è poco.
    Insomma i blog sono ecologici!
    Viva i blog!!!
    Buona giornata :)

  14. Giano scrive:

    Pardon…volevo dire “produrre”…:)

  15. massimo cavazzini scrive:

    …e allora, questo post sulla camicia e cravatta da marinaretto arriva o no? ;-)

  16. Mauro Lupi scrive:

    Riprendo Giano: < >
    Non solo, ma penso a quanto questi blog siano importanti per chi li scrive e per chi li legge. Penso ai miei figli che tra uno o due anni inizieranno probabilmente anche loro a tenere un blog: se mi capiterà di leggerli sarà solo per imparare qualcosa, magari per comprendere meglio il loro linguaggio, i loro sogni – che senso ha giudicarli con le metriche con le quali valuto il blog o il sito di un giornalista o di un’azienda o di chiunque altro?

  17. Jacopo Gonzales scrive:

    Purtroppo mi è sfuggito il pezzo su Daily Net altrimenti gli avrei dedicato un post ad hoc.
    Credo che qui la chiave di lettura giusta sia stata correttamente rintracciata nel fatto che i media tradizionali stanno mostrando e dimostrando un latente timore verso i blog.
    Per quanto l’estratto che Mauro riporta sia risibile, credo che sfugga all’autore del commento in questione cosa sia effettivamente un blog.
    Ho sprecato 5 minuti del mio tempo a capire chi fosse l’illuminato e questo è quello che ho trovato:
    Se vi fate un giro qui: http://www.bloggers.it/amicidirighetti/index.cfm?blogaction=article_list e guardate nella colonna di sinistra sotto “Blog che leggo” trovate 2 siti che con i blog hanno davvero poco a che fare (tra l’altro uno dei 2 siti linkati è il suo, insomma si auto-legge).
    Ironia della sorte la pagina che vi ho segnalato è poi in realtà proprio un blog (ma non ha detto che i blogger sono dei megalomani?!?), quindi non si capisce bene perchè uno che condanna i blog sia il primo ad usarli (magari è un transfert).
    Attendo fiducioso il pezzo di Massimo sul marinaretto ;-)

  18. Chris scrive:

    Come si fa a non essere d’accordo?

  19. pasquale orlando scrive:

    il narcisismo non letale (per sè e per gli altri) è reato? No.
    Credo invece che la libertà di espressione, tutelata dalla Costituzione e dal vecchio diritto naturale, va tutelata anche con mezzi nuovi.
    Ognuno secondo le sue possibilità, a ciascuno secondo i propri bisogni. o no?

  20. Jacopo Gonzales scrive:

    Quoto la prima parte di un post di Paul Graham che guarda caso titola “What drives Bloggers?”:
    In a comment on the last post, brlewis wrote
    Your blogging experiment is not going to work anyway. Aside from the conspicuous absence of a cat, your problem is that a “normal” blogger’s experience is a struggle to gain celebrity….
    Is that really what drives bloggers? I’d guess not. I think what most bloggers are doing is thinking out loud.
    It’s a little misleading to talk of “putting things into words,” because that implies the ideas come first. In fact, expressing thoughts creates them. And especially expressing thoughts to other people, even people you don’t know. So I think the reason many people like blogging is that they like the thinking it causes.[...]
    Pensare ad alta voce ed offrire spunti su cui riflettere. Non ci vedo molta megalomania in questo, no?

  21. Maurizio Goetz scrive:

    I blog sono importanti per chi scrive, in modo da poter fissare i propri pensieri, sono importanti per chi legge, quando vuole confrontare il proprio pensiero con altri, sono importanti per chi vuole stare in contatto con, e per tutte le cose che sono state dette nei commenti. Sottoscrivo il tuo post Mauro, calibrato come sempre.

  22. Titti Zingone scrive:

    Ora Righetti, appena qualche mese fa Paolo Garimberti nel suo editoriale sul “Venerdì” di Repubblica.
    Perchè i bloggers creano tanta acrimonia?
    Ce lo siamo chiesti anche qui http://www.mlist.it/archivi/env/msgid-38805.html
    discutendone costruttivamente.
    Certi commenti da parte di alcuni giornalisti sul tema blog sembrano a volte dettati dall’ignoranza, altre dalla troppa consapevolezza del potenziale enorme dello strumento in sè, democratico e (soprattutto) indipendente.
    Titti Zingone (una “piccola” blogger)

  23. Dario de Judicibus scrive:

    Ma chi è questo Igor Righetti? Mai sentito prima.

  24. Mauro scrive:

    I blog sono indipendenti, importanti per chi gli scrive e li legge, rappresentano i pensieri e molto spesso i sentimenti della gente. Considerarli inutili equivale a considerare inutile ogni singola voce di questo pianeta. Un blog rappresenta una voce, libera e personale, ognuno è libero di ascoltarla, ma sopratutto unirsi per farla diventare più forte.

  25. Victoria scrive:

    Ho 30 anni e lavoro in un’agenzia di comunicazione della capitale. Mi sono laureata in Scienze della comunicazione alla Sapienza di Roma (era un mio prof). Seguo questo blog da un po’ di tempo così come il sito ufficiale di Igor Righetti che considero uno dei pochi sperimentatori e innovatori (basti ascoltare il suo programma Il ComuniCattivo di Radio 1 o averlo visto a Futura city su Raidue). Una marea di miei ex colleghi universitari ha aperto un blog per puro cazzeggio, con pochi visitatori (i parenti) o perchè non erano stati accettati come collaboratori di giornali veri. Quindi condivido l’opinione del professor Righetti. La stragrande maggioranza dei blog potrebbe essere chiusa e nessuno se ne accorgerebbe. Con nessun danno per la società. Anzi!

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