Leggo su ANSA che il blog di Denny Hastert, Presidente della Camera americano, ha avuto 180 mila visitatori in due settimane. Sono sempre più convinto (vedi post di qualche giorno fa) che si possa tentare di accellerare un processo che tenti di “forzare la mano” a politici ed intellettuali nello spostare sulla Rete le loro istanze . Lo so che è complicato, che la Rete viene ancora ignorata o, peggio, osteggiata da chi “muove i fili”, che Scalfarotto sospende il suo blog. Eppure sono convinto che potrebbe bastare qualche autorevole precedente. Purtroppo i casi di eccellenza sono… boh! Per Vincenzo c’è quello di Bassolino, ma ovviamente non basta.

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7 commenti per “Il Presidente della Camera che blogga”

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  1. luca zappa scrive:

    Prodi ci aveva provato … ma poi ha chiuso subito il suo blog (38 giorni, 2 post).
    http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/03_Marzo/26/blog_prodi.shtml
    Alla quale prova a dare una spiegazione il deputato prodiano Giulio Santagata:

  2. Andrea Cappello scrive:

    Il tuo “invito” lo chiedono in molti da tempo.
    Lo ripropongo anch’io nel mio blog.
    In realtà il confronto reale (e condiviso) con le persone richiede volontà che forse i politici del nostro tempo non hanno (accontentandosi di “termometri” generalistici quali i sondaggi).
    In realtà io credo che ci sia la paura (oltre la non competenza sul web) del confronto reale con la realtà non facilmente controllabile quale internet è.
    Inoltre, costringerebbero le persone a cominciare ad usare internet come strumento di informazione e comunicazione, portandoli su un binario che, non potendo essere facilmente censurabile e malleabile come quelli tradizionali (per chi li controlla), potrebbe portare a reazioni incontrollate..
    Si, un pò arrabbiato lo sono.. :)

  3. 00_digital scrive:

    secondo me in questo caso non conta tanto la non competenza del web, visto che per scrivere un blog ormai è quasi come usare la macchina da scrivere, ma la non volontà di relazionarsi verso i cittadini, la comunicazione la vogliono in un senso solo(dall’alto verso il basso, e non biunivoca sullo stesso piano)

  4. Andrea Cappello scrive:

    Non basta saper scrivere per aprire un blog. Occorre sapere cosa scrivere per non rischiare di dire cose rindondanti, utili o “poletichesi” (che in rete diverrebbero veri e propri boomberang); sapere come relazionarsi con uno stile comunicativo più vicino al uno verso uno che al uno verso masse indistinte; sapere leggere e gestire le discussioni e i commenti; sapere relazionarsi e monitorare la community online di riferimento; saperne riconoscere gli attori principali e secondari; sapere monitorare e conoscere il proprio audit; sapere come funziona la “filosofia di internet”, etc.
    Visti i siti o i tentativi abbozzati della magior parte dei politici italiani (ma non solo), direi che siamo moooolto lontano.

  5. Eugenio La Mesa scrive:

    @Mauro
    IMHO penso che Internet nei prossimi anni costringera’ gli uomini politici italiani a dire sempre + spesso la verita’, in quanto è semplice smascherare le bugie e le mezze verita’ che vengono dette sia a destra che a sinistra, pubblicarle su un blog e fare girare la voce in rete (vedi quanto è successo l’anno scorso in USA con Dan Rather della CBS, anche se era un giornalista e non un politico, ma si è dimesso dopo quasi 30 anni per il falso scoop su Bush, smascherato da un blogger).
    Sto lavorando ad un progetto che e’ attualmente in sviluppo (come impegno personale, niente a che fare con il lavoro) insieme ad un gruppo di amici per realizzare un sito e un blog di fatti di economia, tutti presi da fonti ufficiali, in modo che tutte le persone collegate a Internet (che come ben sai sono milioni) possono controllare, anche in tempo reale, se quanto dice il politico X alla tale trasmissione TV corrisponda al vero o è una clamorosa balla (e ci sara’ da divertirsi, io sto usando questi dati per uso interno e sto notando che sono pochissimi quelli che dicono cose vere).
    Il sito dovrebbe andare in linea a Gennaio per poter essere usato (ovviamente è tutto gratis) prima e durante le prossime elezioni politiche.
    Stay tuned!

  6. Andrea Cappello scrive:

    “…sto notando che sono pochissimi quelli che dicono cose vere”. Caro Eugenio, sfortunatamente per noi non occorre internet in Italia per notare che la falsità, la censura e la bugia sta trionfando…
    Aspetto con molto interesse il tuo nuovo portale!

  7. Eugenio La Mesa scrive:

    @Andrea,
    sono d’accordo che non serve Internet per rendersi conto che vengono dette falsità, ma l’obiettivo numero 1 del mio progetto (che ribadisco è al 100% no profit, fatto solo per passione) è di usare efficacemente Internet (in particolare un sito, un blog e una newsletter) per separare i fatti dalle opinioni, e per avere un repository sintetico di fatti che chiunque è libero di leggere per farsi la SUA opinione.
    Invece leggendo i giornali o vedendo la tv non si riesce spesso a capire (sia quando parlano i politici che quando parlano giornalisti) quale è un fatto e quale un opinione, perche’ sono talvolta tavolta in buona fede, spesso ad arte e sopratutto NESSUNO cita mai le fonti.
    Faccio un esempio concreto realmente accaduto:
    durante il [NomeTalkShow] sul canale [NomeEmittente], il primo ospite [NomePoliticoCentroDestra] dice che la pressione fiscale è calata di 2 punti dal 2001 a oggi, e il secondo ospite [NomePoliticoCentroSinistra] dice che non è vero e che durante il suo governo era calata di 3 punti.
    A oggi quale spettatore puo’ sapere chi dice la verità, o se mentono tutti e 2?
    Bene, andando sul sito (che ci sara’ da Gennaio) ognuno potra’ controllare i principali dati che solitamente sono citati sia per l’Italia che per l’Europa (fra i quali pressione fiscale, deficit/PIL, debito pubblico, % incremento del PIL, tagli fiscali, aumenti di spesa, etc.) tutti rigorosamente tratti da fonti ufficiali ( fra le quali ISTAT, Banca d’Italia, Ministero del tesoro, Eurostat, CNEL, etc.), con l’indicazione di da quale tabella e pagina sono presi e con il link al documento originale in PDF da scaricare.
    Ho messo questo esempio con dei nomi di variabili, immagina di sostituire i valori alle variabili e la formula e’ sempre la stessa!
    In poche parole, è secondo me una piccola rivoluzione.
    Un’altro obiettivo che ho è che i vari dibattiti sulle questioni importanti (sia quando si fanno sui media che fra amici) siano basati su fatte che raramente ognuno di noi conosce per mancanza di tempo o perchè non sa dove cercarli; il tutto senza pregiudizi ideologici.
    Vi daro’ poi altre notizie appena sara’ tutto pronto, realisticamente verso meta’ gennaio (essendo una cosa fatta per passione nei ritagli di tempo).
    P.S:
    Per la cronaca in quell’esempio citato mentivano tutti e 2

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