Era ora che qualcuno come Forbes iniziasse ad avere paura dei blog, ed evidenziasse che la loro forza può essere anche distruttiva e lesiva nei confronti delle aziende. Ora io non credo che potrà mai esistere uno potente strumento di comunicazione che non lascia spazio ad inevitabili usi non idonei o illegali. Presumo sia implicito nell’uomo: inventato il fuoco, la maggior parte lo usa per scaldarsi o illuminare, qualcun’altro per dar contro ai suoi simili.

Vittorio se la gode e riassume il pezzo su Forbes:

"I blog: rovinano i brand, lanciano campagne di fango, fanno attacchi personali ed estremismo politico"

Tra le voci contro Forbes si segnala Steve Rubel e l’ironico Blog Business Summit in cui si ringrazia Forbes perché ora hanno capito tutto e quindi consiglieranno ai loro clienti di tornare fare siti statici, senza l’uso degli RSS in modo da avere meno influenza e meno audience.

Le paure di Forbes hanno senso, ma viene riportato solo con un lato della medaglia. L’altro lato è quello che sta cambiando il mondo dei media. Poi un giorno qualcuno si accorgerà che l’audience dei primi 100 blog è maggiore di quella raggiunta dal New York Times e del Washington Post (i quali utilizzano oltre 2.000 giornalisti).

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6 commenti per “L’attacco di Forbes ai blog”

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  1. Fabio Polisini scrive:

    I Blog sono il simbolo della libertà di comunicazione che offre internet INDISTINTAMENTE A TUTTI.
    E’ ovvio che si tema questo mezzo, perchè semplifica ulteriormente il meccanismo. Ora anche chi non conosce un h di html può comunicare al mondo intero ciò che pensa!
    Un’ ulteriore semplificazione ad un mezzo di comunicazione globale che è già facile di per sè: Internet.

  2. Dr.Zoiberg scrive:

    Ciao Mauro,
    sapresti suggerirmi qualche link per argomentare questa tua frase:
    “l’audience dei primi 100 blog è maggiore di quella raggiunta dal New York Times e del Washington Post “.
    grazie

  3. Mauro Lupi scrive:

    l’ho letto su MediaPost (http://tinyurl.com/8d25l)

  4. Dr.Zoiberg scrive:

    Non volevo mettere in dubbio la tua affermazione, anzi, mi serve per una tesina sul corporate blogging :-)

  5. Mauro Lupi scrive:

    si, si, l’avevo capito, dontuorri ;-)

  6. Zetavu. scrive:

    Ciao Mauro, io me la diverto perche’ per formazione amo i dibattiti accalorati dalla passione (non dall’intolleranza: ma è vero, enso che senza viscere non si viva).
    Ma la mia frase ne traduceva una di Forbes. Che secondo me ama troppo i blog, per sopravvalutarne fino a questo punto la portata
    buon proseguimento

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