Non so esattamente il motivo, ma appena arrivato a New York mi è sembrato giusto andare a Ground Zero.
Parlando con il tassista (un greco simpatico ma con le musiche del suo paese a tutto volume), mi ha subito chiesto se ero europeo perché, a suo dire, solo gli europei vanno a Ground Zero.
Mi ha fatto uno strano effetto. Sulle Twin Towers c’ero stato solo una volta più di vent’anni fa. Lo scenario era impressionante, così come le aragoste del ristoranto dove mi avevano portato. Da quella volta, sono tornato a New York un paio di volte, di cui una sola per divertimento ed in quell’occasione feci un giro in elicottero attorno al fantastico skyline della città.
Oggi, arrivando in taxi dall’aeroporto mi è sembrato come se il vuoto lasciato dalle Torri avvolgesse tutta la città.
Update: ho caricato alcune foto
4 commenti per “Due passi a Ground Zero”
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mit' scrive:
“mi è sembrato che ilvuoto lasciato dalle Torri avvolgesse tutta la città.” Hai reso perfettamente l’idea. E forse è per quello che gli altri non ci vanno. Non ne hanno bisogno. Il vuoto è tutto dentro di loro.
Posted on 01 mar 2004 alle 22:13.
Visualounge.com - Personal Weblog scrive:
Il Vuoto
Mauro, hai proprio ragione, Ground Zero, 30 agosto 2002.
New York 2002
Posted on 05 mar 2004 alle 17:35.
nbaggio scrive:
Le tue foto mi hanno ricordato questa…
L’ho scritta quel giorno mentre rientravo da Roma in treno, dopo che avevano chiuso tutti gli aeroporti…
Occhi
La vita è in un giorno
un’ora un istante
un giorno qualsiasi
di cieca follia
a settembre
mentre s’apre
infuocato
uno squarcio
nel cuore del mondo
Occhi…
mille occhi nella notte…
ci guardano dal cielo
stelle di vita
bruciate
nastrini gialli
su quel reticolato
di follia
contro cui s’infrangono
le nostre vite
contro cui sempre s’immolano
coraggio e innocenza
Occhi…
che ci osservate
siete qui con noi
piccole luci
risplendete ancora
nei nostri cuori
non siamo bestie
non siamo uomini
siamo cenere
per voi
di un mondo
senza pietà
e senza Dio…
Posted on 16 set 2004 alle 12:54.
Alessio scrive:
Dalla bassezza dei miei 23 anni vorrei esprimere il mio sgomento ed il mio dolore per tutti quegli innocenti che hanno perso la vita sotto quelle macerie.
L’ 11 settembre 2001 avevo 18 anni, ma la senzazione di sconforto che provavo allora è diversa da quella che provo dopo 5 anni.
Andare a New York è sempre stato il mio sogno nel cassetto; ora ho un motivo in più per poterci andare un giorno.
Alessio
Posted on 06 nov 2006 alle 12:24.