Sull’Espresso di oggi c’è un’articolo di Federico Ferrazza su motori di ricerca, o meglio sulla serrata competizione tra le galassie rimaste in gioco: Yahoo! (di cui fanno parte Inktomi, Altavista, Overture e Fast), Google e Microsoft.

La guerra tra i motori di ricerca è un tema ricorrente di questi tempi, come testimonia anche un altro articolo sull’argomento uscito su Sette, il supplemento del Corriere della Sera, la settimana scorsa.

Il pezzo dell’Espresso (è giusto specificare che viene riportato anche un mio intervento), sottolinea la forte concentrazione del settore e l’efficacia dei motori di ricerca come strumento di pubblicità on-line.

Con i naturali limiti di approfondimento di un settimanale, l’argomento è affrontato un po’ velocemente ma comunque in modo più che adeguato, considerando peraltro l’oggettiva complessità del settore che vede collaborazioni intrecciate e logiche economiche del tutto nuove.

Pertinente è l’intervento di un manager di Tiscali che rivendica la necessità di un motore di ricerca europeo per arginare le aziende americane che dominano il settore; si tratta di un tema già sollevato da Soru alcuni mesi fa e che ripropone con insistenza.

Il pezzo dell’Espresso si conclude ipotizzando un futuro delle ricerche online indirizzato verso il cosiddetto “web semantico”. È questo un’argomento su cui ritornerò prima o poi.

Siccome sono un po’ pignolo, devo fare una tirata d’orecchio all’impaginatore che ha inserito il logo errato di Overture. Vabbé, capita…

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...


Nessun commento per “L’Espresso e la guerra dei motori”

Pui seguire questa conversazione mediante lo specifico feed rss.

Non ci sono ancora commenti.

Lascia un Commento

Codici HTML ammessi: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>